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Arriva il reddito d’emergenza

Al vaglio del Governo il reddito d’emergenza per quei lavoratori che non godono di forme di sostegno al reddito e che sono stati costretti a non lavorare

Tempi di Coronavirus, tempi di difficoltà economiche. Il Governo Conte sta lavorando per mettere in atto nuove forme di aiuto per tutti quei lavoratori che sono stati esclusi dal decreto Cura Italia, fino a quando l’emergenza da Covid19 non sarà cessata. La forma di aiuto che si sta pensando di attuare si chiama reddito di emergenza (REM) e si sta pensando di ricorrere, come base al bonus da 600 euro che il decreto 18/2020 ha disposto per autonomi e professionisti. Come segnalato da molti però è necessario pensare anche ai precari, alle colf e alle badanti, ai lavoratori stagionali del settore turistico, agli irregolari e a tutte quelle categorie che, a differenza dei subordinati, che beneficiano della cassa integrazioni, non ricevono alcun aiuto o lo percepiscono in misura talmente esigua, da necessitare di una forma di sostegno più consistente. Vediamo quali sono le proposte più accreditate che delineano per sommi capi, il reddito di emergenza.

Cosa fare per chiedere il REM

La situazione d’emergenza con tutta probabilità potrebbe prevedere modalità molto semplificate di presentazione della domanda. Anche questo aspetto non è stato ancora deciso, ma si pensa di riconoscere la misura dietro presentazione di un’autocertificazione con cui il richiedente dichiara di non avere redditi, predisponendo i dovuti controlli successivamente.

Modalità di erogazione del REM

Non c’è ancora nulla di certo, ma le ipotesi più accreditate prevedono l’utilizzo della carta già utilizzata per l’accredito del reddito di cittadinanza o il versamento del REM direttamente sul conto corrente del destinatario, anche se non tutti potrebbero averne uno.

( Fonte: studio Cataldi)

Nessuno è lasciato solo! Una speranza per i precari e gli irregolari…

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